🔲 LE CONTRO-DEDUZIONI DI EDISON SMENTITE DALLA PROCURA

Se questa conferenza stampa del procuratore di Isernia Carlo Fucci sui dati dell’inquinamento della piana di Venafro si fosse svolta a gennaio del 2020, cioè prima dell’avvio dei lavori della centrale turbogas di Presenzano, forse la storia del cantiere della centrale turbogas di Presenzano sarebbe stata diversa, molto diversa. Qualcuno mi fa notare che molto probabilmente la tempistica non è casuale, come non lo è l’intervento recente di Aldo Patriciello su queste problematiche, data la prossimità temporale con le comunicazioni del procuratore. Ipotesi molto suggestiva, che di certo contiene qualche retroscena da approfondire, ma io non ho una competenza diretta delle cose molisane per farlo. Posso soltanto aggiungere, come dato di fatto, che tutti sanno chi ha fornito la maggior quantità del cemento necessario alla costruzione della CTE di Presenzano, soprattutto nella fase iniziale della palificazione. Non serve aggiungere altro, credo che basti… Ritornando alla conferenza stampa di ieri, i resoconti giornalistici che sono riuscito a leggere mi hanno fatto drizzare i capelli in testa. Uno in particolare: tra Venafro, Pozzilli e Sesto Campano è stata individuata una vasta zona abitata contaminata da sostanze pericolose, come il cadmio, che si estende per oltre dodici ettari. Sono rimasto molto colpito anche dal contenuto specifico delle dichiarazioni di Fucci, in particolare quando parla di “criticità sul sistema di controllo e autocontrollo delle attività più inquinanti”. Non è difficile immaginare la realtà concreta dietro questa affermazione di carattere generale: diciamo che quando gli insediamenti industriali immettono sostanze nocive nell’ambiente, gli organi istituzionali di vigilanza sono un po’ distratti… Venafro, Pozzilli, Sesto Campano, non sono realtà distanti da noi, ma stiamo parlando di un unico contesto territoriale al confine tra Molise e Campania. Ecco perché da anni la battaglia contro l’inquinamento della piana di Venafro e quella nei confronti della Turbogas hanno camminato di pari passo, anche nelle ultime fasi autorizzative, con le osservazioni delle Mamme Salute Ambiente di Venafro in sede di riesame Aia. Ricordo benissimo le risposte a questi rilievi contenute nelle contro-deduzioni di Edison: alle conseguenze negative che sarebbero derivate dalla sommatoria di impianti industriali in un’area di modesta estensione, la società proponente replicava con la mancanza di dati certi sull’inquinamento preesistente della piana di Venafro. Alla luce degli esiti delle indagini della Procura della Isernia durate quattro anni, al contrario, sono proprio le contro-deduzioni formulate da Edison a non avere una base obiettiva, rivelandosi soltanto aria fritta per tentare di arginare l’opposizione alla realizzazione dell’opera. La CTE di Presenzano è stata valutata e autorizzata da commissione ministeriali di esperti? Ora possiamo dire con ancora più forza che questi pareri positivi sono sbagliati, poiché sono stati molto carenti nella valutazione dei rischi reali per la salute pubblica.

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