🔲 IL TAR BOCCIA LO SGOMBERO DELLE GALLINE OVAIOLE

“Vale più un uovo di gallina che una masseria” avrà pensato il proprietario, che ha portato il sindaco di Conca della Campania, David Lucio Simone, in tribunale, impugnando tramite il proprio legale, l’avvocato Rodolfo Pacifico, l’ordinanza con la quale la fascia tricolore aveva ordinato lo “sgombero” di poche galline ovaiole. Chissà, invece, cosa avranno pensato i giudici del Tar Campania che, tra tanti grattacapi, hanno dovuto pronunciarsi su un più che modesto allevamento di pollame. In realtà, il contenzioso non è così banale, poiché è servito a ricordare, in punta di diritto amministrativo, quali sono i presupposti per l’emanazione di un’ordinanza “urgente e contingibile”. Presupposti che nel caso specifico non sono stato rispettati. E dunque il Tar ha dato ragione al ricorrente su tutta la linea: dato il numero esiguo, le galline non costituivano un pericolo igienico-sanitario, tra l’altro erano state subito spostate, al punto da dover adottare un atto in deroga alle leggi ordinarie ; il provvedimento, poi, non era fondato su un’adeguata istruttoria, ma sulle risultanze di un sopralluogo del vigile urbano. L’ordinanza è sta quindi annullata con sentenza recente. Il Comune, difeso dall’avvocato Gemma Alberico, ci rimette le spese legali.

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