🔲 PER POCHI IL POSTO FISSO, TUTTI GLI ALTRI FATTI FESSI (O QUASI)

Tra l’andare in pensione con Edison e il dramma della disoccupazione, una serie di “palle” (come le chiamerebbe il presidente De Luca) oppure di mezze verità che vengono quotidianamente rifilate agli operai presenzanesi della centrale turbogas di Presenzano, preoccupati per il loro futuro lavorativo, dal momento che ormai l’impianto è in fase di ultimazione, e quindi all’orizzonte c’è la reale possibilità di una drastica riduzione della manodopera necessaria alle attività di cantiere. Dinnanzi a questa triste ma prevedibile evenienza, l’amministrazione comunale di Presenzano, e in particolar modo il sindaco Andrea Maccarelli, non sapendo che pesci pigliare, cerca da settimane di prendere tempo con le più disparate versioni, poiché promettere è facile, mantenere le promesse un po’ meno…
Un giorno ci sarebbe la possibilità di continuare il rapporto di lavoro con Geko, perché alla società del patron Alfonso Gallo dovrebbe essere affidato il futuro servizio di manutenzione. Un altro che servirà personale per il capannone sulla strada statale Venafrana, che sempre la Geko dovrebbe trasformare in una struttura dedicata alla logistica per tutti gli insediamenti industriali dell’Italia meridionale. Poi che c’è la possibilità, per chi è disponibile, di andare a lavorare fuori oppure a Sparanise, nei lavori di ampliamento della centrale termoelettrica ubicata nel comune dell’agro caleno. E quando non si può più attingere al vasto repertorio delle rassicurazioni, i messaggi di sollecitazione dei lavoratori inviati su WhatsApp rimangono per giorni senza risposta oppure si fissano appuntamenti che puntualmente vengono disdetti all’ultimo minuto. Alla vigilia del 31 marzo, data di scadenza dell’ultimo rinnovo della maggior parte dei contratti, l’incertezza è totale. Non vivono le stesse preoccupazioni, però, quei “qualificati” rampolli “amministrativi” , già assunti direttamente da Edison l’autunno scorso e che, tra corsi di formazione e “praticantato” presso impianti già in esercizio, dovrebbero a breve ritornare nell’amato paese natio per far parte in pianta stabile del personale addetto al funzionamento. Insomma, per pochi il posto fisso, tutti gli altri fatti fessi (o quasi)…

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