🔲 VENDO RAME, PREZZO BUONO

Non ho nemmeno finito di scrivere della maledizione della centrale turbogas, che è scoppiato il caso dei furti di rame in un cantiere che si conferma essere sempre più problematico sotto diversi punti di vista. Due riflessioni iniziali. La prima: a chi è responsabile di una palese ingiustizia, ossia la sottrazione a fini di lucro di beni collettivi alle comunità locali, molte volte il destino appronta un beffardo contrappasso, e così come ingiustamente toglie agli altri, un po’ gli viene tolto per una sorta di naturale ed equa compensazione. La seconda, sul ruolo della cosiddetta “stampa”. L’informazione locale – che su preciso mandato politico-aziendale – quotidianamente sbeffeggia i comitati ambientalisti cercando la pagliuzza nell’occhio dei suoi esponenti, non ha voluto vedere l’ennesima trave caduta sulla testa di Edison, Ansaldo e Geko. Infatti il giornalone online ha fatto del tutto per evitare di dare enfasi a quella che, oggettivamente, era la vera notizia, dal momento che non ci sono ladri che giungono a Presenzano per trafugare materiali e attrezzature necessari alla costruzione dell’impianto termoelettrico. Perché, in realtà, il problema è tutto “interno”, tanto è vero che i responsabili del sito di Presenzano sono stati costretti ad adottare iniziative e provvedimenti drastici nei confronti del personale coinvolto, per evitare ulteriori danni economici, ma soprattutto d’immagine. Inoltre c’è un aspetto fondamentale che forse molti non conoscono e che va ricordato. Riguarda la convenzione tra Edison e Comune, la quale prevedeva un protocollo di legalità – se non ricordo male d’intesa con la Prefettura – per la verifica delle imprese che sarebbero state impegnate nella realizzazione dell’insediamento. Visti gli ultimi fatti di cronaca, ed altri che sono accaduti in precedenza, sarei curioso di sapere come è stato applicato nel concreto questo protocollo.

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