🔲 GLI SMODATI CASERTANI

Tra Mondragone e Caserta, le pagine odierne dell’inserto provinciale del noto giornalone sono quasi completamente dedicate alle gesta di quello che ormai è stato trasformato nell’eroe della politica provinciale, con la sua interminabile corte di amministratori e personaggetti in cerca di visibilità, di gloria, ma soprattutto di incarichi ben remunerati. L’enfasi di queste cronache giornalistiche non lascia spazio ad interpretazioni benevole: quello che resta del potere di una carta stampata morente, attraverso le docili e carezzevoli penne nostrane, cerca di accreditarsi presso il nuovo centro di potere politico. In pratica, un morto che implora qualche “stregoneria” per essere resuscitato. I toni amplificati usati nel resoconto delle elezioni al consorzio idrico campano, infatti, fanno sorgere nel lettore un dubbio: si è votato per il consiglio distrettuale casertano oppure per il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite? Da mesi li chiamano i “moderati”, assecondando così il primo inganno comunicativo nei confronti del cittadino credulone: siamo in presenza di un assalto così coordinato e determinato alle cariche pubbliche, con tanto di annessi e connessi, che la definizione di “smodati” sarebbe stata quella più aderente al vero. I lupi si travestono sempre da agnelli, ma nessuno lo può sapere, se i giornali sono scritti per nascondere le notizie…

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