DEFUNTI ALLA COQUE

Da una prima “radiografia” della Innovazioni e Progetti Srl, la società che ha proposto al sindaco Luciano Fatigati la costruzione di un tempio crematorio nel territorio di Tora e Piccilli, il Comune noto per le Ciampate del diavolo, emergono novità sorprendenti. Sede legale a Monteroduni, in provincia di Isernia, un’unità locale a Capriati al Volturno, la Innovazioni è in realtà una società agricola, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti derivanti dall’allevamento animale, soprattutto avicolo. Le quote societarie sono detenute per il 51% da Raffaella Forte (amministratrice unica), che è anche proprietaria del terreno scelto per la costruzione del forno a ridosso della Casilina. Il restante 49% delle quote sono della Gallinovo, l’azienda cui è affidata la vendita delle uova, di cui è responsabile commerciale il manager Gennaro Visconti, consorte della Forte (entrambi sono originari di Marano di Napoli).
La cosiddetta diversificazione di impresa può essere sicuramente un’opportunità di ulteriore sviluppo commerciale per un’azienda, ma passare con disinvoltura dalla produzione e commercializzazione di uova alla costruzione di un tempio crematorio, mi sembra un “salto” a dir poco avventato. Almeno che la Innovazioni e la Gallinovo non abbiano inventato una nuova procedura di cremazione “biologica”, magari a base di tuorlo d’uovo. Con tutto il rispetto dovuto ai nostri cari estinti, ovviamente…

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